OGNI GOCCIA CONTA

... ognuno di noi può fare qualcosa!...

Se ci fermassimo un momento a riflettere ci renderemmo conto immediatamente che senza acqua nessuna forma di vita potrebbe esistere; essa è un bene d’assoluta necessità che diventa sempre più scarso con il passare del tempo sia quantitativamente (l’acqua oggi a disposizione è pari a circa un terzo di quella disponibile negli anni ‘50 e tra cinquanta anni sarà ulteriormente dimezzata), sia qualitativamente (per ogni litro d’acqua potabile, almeno
otto risultano contaminati dall’attività umana).
Nonostante questo l’atteggiamento più diffuso è quello di pensare che “basta aprire un rubinetto e servirsene a piacere”, ma in realtà le cose non stanno proprio così, e sarebbe necessario fermarsi a riflettere un attimo per dare il giusto valore ad una risorsa che
purtroppo non è infinita.
Gli effetti nefasti di questa situazione sono sotto gli occhi di tutti: casi crescenti di razionamento idrico.

Tutti possiamo agire per ridurre il consumo di acqua

“… less is more…”

QUANTA ACQUA CONSUMIAMO ?

Noi italiani ne consumiamo ogni giorno più di 250 litri a testa, più di ogni altra nazione europea.
Di fronte ad una tale situazione, oltre ad avvicinarsi al rubinetto con maggiore rispetto, diventa importante porsi il problema di come contribuire in prima persona a migliorare questa situazione.
Per eliminare gli sprechi idrici domestici si può agire con una oculata riduzione dei consumi.
Dei 250 litri di acqua che mediamente consumiamo al giorno il 32% è imputabile all’igiene personale (bagni, docce) e il 23% per lo scarico del WC.

A tal proposito diamo alcuni numeri: 100 litri di acqua al giorno se ne vanno per lo scarico del WC, 100 litri se ci facciamo il bagno, 20 litri se optiamo per una doccia di cinque minuti. La doccia infatti presenta un minor consumo d’acqua, rispetto al bagno, soprattutto se si tiene l’acqua aperta solo quando serve. Nel caso dello scarico del WC efficienti sono le vaschette a due mandate, una da 3 e l’altra da 6 litri, grazie alle quali il consumo giornaliero, a parità di funzione, scende a 15 litri d’acqua. Per la pulizia di stoviglie e bucato va via un altro 27% – Nel caso in cui si utilizzino lavatrici o lavastoviglie è bene farle girare sempre a pieno carico; nel caso dei lavaggi a mano sarebbe meglio evitare l’uso d’acqua corrente e preferire l’acqua raccolta in un lavabo o in una bacinella.

Per dare un’idea concreta di quanto questi gesti quotidiani possano far variare notevolmente il livello dei consumi idrici, analizziamo in dettaglio cosa accade durante il lavaggio dei denti: tenendo aperto il rubinetto per tutto il periodo di pulizia, si arriva a consumare 10.000 litri l’anno a persona; quando il rubinetto viene aperto solo per il risciacquo il consumo d’acqua si riduce a 1600.

Fare uno shampoo ai capelli * : utilizziamo circa 20 litri di acqua per il 1 risciacquo. Poi se dal parrucchiere o a casa applichiamo anche una maschera oppure un conditioner, sappiamo che per risciacquarlo adeguatamente in media vengono utilizzati ancora circa 15 litri di acqua.
Stiamo parlando di circa 35 litri di acqua totali che moltiplicati per 2 volte alla settimana in un anno corrisponderebbero a 3640 litri solo per la cura dei capelli.

Ma l’acqua non viene solo utilizzata in casa; essa serve anche per coltivare i campi, allevare gli animali, quindi per produrre il nostro cibo e le nostre bevande. A tal proposito è interessante parlare di un concetto introdotto da Arjen Hoekstra nel 2002; si tratta di “impronta dell’acqua” al fine di disporre di un indicatore da utilizzare nella relazione che esiste fra utilizzo dell’acqua e
consumo, e per stabilire, o sostenere, progetti che mirano ad un uso equo e sostenibile delle risorse idriche.

COS’È L’IMPRONTA DELL’ACQUA ?

L’impronta dell’acqua può essere definita per individuo, per nazione o azienda ed è definita come quantità totale di acqua dolce che viene utilizzata per la produzione di beni e servizi consumati da ogni singola unità come impresa, nazione, ecc.. Ecco ora i costi nascosti in termini di consumo di risorse idriche (impronta dell’acqua) del nostro mangiare e bere.
Vengono consumati 15300 litri di acqua per 1 fiorentina; 120 litri per un bicchiere di vino; 70 litri di acqua per 1 mela; 1300 litri di acqua per 1 Kg di orzo; 3.400 litri di acqua per 1Kg di riso; 3.900 litri di acqua per 1Kg di carne di pollo; 4.800 litri di acqua per 1Kg di carne di maiale; 75 litri di acqua per 1 bicchiere di birra da 250ml; 40 litri circa di acqua per una fetta di pane; 140 litri di acqua per una tazza di caffè americano 125ml (anche se il nostro è molto più stretto la quantità di acqua è molto vicina a quella indicata).
Capire come ridurre il consumo di acqua pro-capite inoltre aiuta sia a ridurre le spese familiari che a garantire acqua nel tempo per tutti. Il problema degli sprechi di acqua infatti, si ripercuote sempre più negativamente sulle riserve di questa esauribile risorsa. Inquinamento e cambiamenti climatici sono sempre più sfavorevoli. Quindi iniziare ad agire in ottica di sostenibilità e risparmio dell’acqua è indispensabile.

Tutti possiamo agire per ridurre il nostro consumo di acqua e quindi contribuire al risparmio idrico.

I dati attribuiscono sì la maggior parte del consumo di acqua all’agricoltura con il 70% e alle industrie con il 20%, ma ognuno di noi può contribuire a migliorare quel 10% derivante dal consumo domestico. Si potrebbe pensare che l’impegno del singolo conti poco e ancor meno in una percentuale del 10%.

Sbagliato!  Il lavoro di ciascuno può diventare quello di moltissimi se ognuno di noi inizia nel suo piccolo a fare e creare una consapevolezza che può diventare virale trasformandosi in un’abitudine diffusa al risparmio di acqua per il bene di sé stessi, dei propri cari e di tutti.
Una consapevolezza che per forza arriverà ancora più incisiva nei vari ambiti, agricoltura e industria, dove l’uomo lavora anche a causa dell’accelerazione esponenziale del surriscaldamento terrestre, dell’inquinamento della falda alta causata da lavori di superfice.

Ogni essere umano partendo dal suo piccolo
quotidiano può contribuire a fare la differenza.

L’obiettivo comune e in ogni ambito è ridurre il consumo e gli sprechi di acqua. Risparmiare acqua è necessario non solo per ridurre le spese familiari ma anche per assicurarci nel tempo la disponibilità di questo bene così vitale. La superficie della Terra è quasi tutta ricoperta di
acqua (71%) ma il 97,5% è salata e, del restante 2,5 %, solo l’1% è utilizzabile per le attività umane e sta diminuendo.

Bisogna che ognuno di noi inizi a ridurre questo costo vitale e sociale, importante per la sostenibilità della vita stessa!

“…less is more…”

Michele Gogna

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